Published by Algulliver on 2 agosto 2016

Sognefjord batte Algu: 3-0

In Norvegia non scherzano nemmeno sulle strade, ci sono salite al 15% e discese idem, il che è una bella prova per i sistemi frenanti dei veicoli. Qui bisogna saper guidare sul serio (giorno 8). Però grazie ad una discesa scavezzacollo in un men che non si dica si passa dagli 800 metri di Turtagrø al livello del mare di Skjolden, il porto più addentro del Sognefjord, centinaia di chilometri dal mare…Sua Maestà: mi presento sono Algu, da Rovigo!

Skjolden_rid

monumento ai marinai di Skjolden

Rimango sul lato nord del secondo fiordo più grande del mondo e del più profondo, perché ci sono più località e la costa è meno ripida e scoscesa rispetto al lato sud, dove si erge il Monte Sogn, che dà il nome a tutta la regione. Ho più speranza di trovare il posto giusto e qualche persona di buona volontà che mi segua in barca. Avantendrè per varie ore, tante riprese e foto (questa sotto è il punto più largo del Sognefjord a Vadheim, circa 9 km), ma pochi contatti.

il punto più largo del Sognefjorden, a Vadheim

Almeno il tempo per ora regge: le solite spruzzate di pioggerella e poi un tiepido sole, ma non c’è freddo. Arrivo a casa (per modo di dire, sono tre depandance vicinissime e unite da un pergolato) di Olaf, che si pronuncia Ulof, con la o un po’ aperta, un signore di età indefinita  (dopo la gaffe con Owe, evito), dagli occhi grigi, i baffetti grigi, capelli corti grigi, pantaloni grigi, t-shirt grigia e…berretto arancione. Mi accoglie gentilmente ma con sguardo diffidente, essì che io sfodero un sorrisone visto che oltre alla mega casa, Olaf dispone di una barca a vela tenuta a ballino (dal nome inquietante Snyrvana) e soprattutto di un piccolo motoscafo che farebbe molto al caso mio, oltre a tre quattro barche a remi. Gli spiego, parliamo e lui mi distrugge in una manciata di secondi. Comincia dicendomi che l’estate precedente un tipo con un gommone si è rovesciato un centinaio di metri dal suo molo mentre lui era via ed è quasi morto assiderato nonostante lo avessero ripescato dopo solo trenta minuti dal naufragio, mentre il suo gommone, nello stesso tempo è stato portato dalla corrente del fiordo quasi dall’altra parte della costa. “Sei sicuro di voler nuotare senza muta? – insiste Olaf – Qui anni fa è venuto un inglese che ha nuotato lungo le rive del fiordo ma aveva la muta”. Lo so, si chiama Lewis Pugh, ha ventanni meno di Algu e uno staff composto dall’università di Capetown (Sudafrica) e una università britannica. Pugh è un mostro, è stato in Antartide, io sono un ometto, ma mi difendo nelle acque fredde. Gli racconto i miei test e le mie imprese invernali. Ma Olaf non cambia idea. “Prova a sentire Eirich Thuel a Balestrand, è un giornalista forse lui ti può aiutare”. A Balestrand sono già stato, ho parlato con della gente del club di kayak, ma appena hanno sentito i miei propositi di attraversare il fiordo hanno subito precisato che loro fanno solo scuola kayak. Altri non hanno saputo dirmi chi va per mare dalle loro parti…Per farla breve, ad un certo punto dico diretto ad Olaf, che comunque sembra sapere il fatto suo, “se mi accompagni ti pago e trovo un medico che salga a bordo”. Lui mi sorride sconfortato ma mi dice “No, devi venire con i tuoi amici che ti aiutino”. Vagli a spiegare che ho provato per due anni a formare uno staff che mi seguisse, chiedendo a rodigini, padovani, genovesi, veronesi ma è molto impegnativo per un non professionista occupare un paio di settimane della proprie ferie per seguire il sottoscritto (e mettersi d’accordo poi non ne parliamo). “E poi comunque –taglio corto- volevo venire da solo perché sono le persone del posto, come te, che conoscono bene l’ambiente”.

Sognefjord a Vadheim_rid

Il Sognefjord nell’imbuto di Vadheim

Già. Il Sognefjord non è solo un mastodonte della Natura, ha tanta acqua che potrebbe coprire tutta la Pianura Padana fino alle Prealpi, ma assomiglia parecchio allo stretto di Messina, anche nella larghezza in effetti e come lo stretto di Messina ha delle correnti a volte fortissime e improvvise. “In certi giorni, cambia il vento e nel giro di pochi minuti ti potresti trovare in mezzo ad una corrente di tre nodi, tre nodi e mezzo” dice Olaf. Il che significa, tradotto quasi 6 Km/h. Nessun nuotatore al mondo è capace di vincere sta forza, come a Messina, che io ho ben sperimentato. 1-0. Negli ultimi anni poi è incrementato il numero delle meduse a criniera di leone, tipiche delle acque artiche, a volte con dimensioni ragguardevoli, ma al largo. Sotto costa di solito queste meduse si riproducono (le larve si attaccano ai fondali) e rimangono il primo anno. Infatti quelle che ho visto anche a sud, vicino a Lindesnes, erano di qualche decina di centimetri, non molto grandi dunque. Telefono a Daniela, una amica italiana, che da anni insegna a Røst e lei conferma: “Due giorni fa sono andata sul molo con la mia nipotina e ho visto tantissime meduse, mai così tante”. Chebbello!! Non posso affrontare basse temperature e pensare anche a quante ipotetiche bruciature da medusa potrò portare a casa: 2-0. Mi rendo conto che Sua Maestà Sognefjord è un osso duro e deve aver scomodato anche Thor, quello bello, forte e biondo, il figlio di Odino per ostacolarmi: acquazzone proprio mentre sto montando la tenda a Balestrand, ma io sono velocissimo e riesco ad evitare il peggio. Dopo un’ora di acqua a catinelle….l’arcobaleno! Io esco e ne approfitto subito per aperitivo e cenetta.

arcobaleno a Balestrand_rid

Arcobaleno a Balestrand, Sognefjorden

E comunque, nemmeno il giorno dopo, lunedì 1 agosto, giorno 9, ho più fortuna. Non riesco a trovare qualcuno barcamunito disposto a seguirmi mentre nuoto. 3-0 per Sognefjorden. Devo abbassare la testa. Guardo il meteo, nel caso volessi proseguire per capo ovest: pioggia a dirotto e vento. Neanche parlarne.  Pure a Balestrand faccio a tempo a bermi il caffè e lavarmi i denti prima che si riaprano le nuvole. Ho bisogno di pensare. La faccenda si complica maledettamente.

 

Comments

  1. Diegorastadentro
    3 agosto 2016 - 22:45

    Impressionante come descrivi i paesaggi,la gente e le emozioni..mi sembra di esser lì..spero profondanente che a breve riuscirai a rendermi partecipe delle sensazioni in quelle acque tanto sognate..lo meriti..vai grande Algu..ciao!

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